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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Amiche di fuso!!

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15 donne 15 cuori 15 menti pensanti 15 storie diverse di espatrio ... e tanti, tanti racconti ancora da scrivere... Da oggi ci trovate tutte qui, sul nostro sito appena nato!  Amiche di Fuso http://amichedifuso.wordpress.com/ Curiosi di saperne di più??  =)

Vacanze in campeggio al lago Tahoe

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Nel blu dipinto di blu .  Questo potrebbe essere il sottotitolo del mio post.  South Lake Tahoe, California Sì, perché ancora adesso trovo estremamente difficile dimenticare il blu delle acque placide del Lago Tahoe e di quel cielo limpido che ha fatto da sfondo alle nostre vacanze.  Abbiamo lasciato per qualche giorno San Francisco dirigendoci a nord per scoprire questa perla incastonata tra le montagne della Sierra Nevada. Da San Francisco, di solito, ci vogliono circa 4 ore per raggiungere le coste meridionali del lago ma il traffico che abbiamo incontrato per uscire dalla città e le tappe che abbiamo dovuto fare lungo il percorso per venire incontro alle necessità del passeggero più piccolo, ci hanno portati ad arrivare al campeggio a Camp Richardson di notte, dopo sei ore e mezza di viaggio.  Il marito ha montato la tenda in fretta mentre Tegolina ed io reggevamo l'unica luce disponibile: la pila dell'iphone (dimenticate le luci da posizionare sulla fronte!).

Robin Williams e San Francisco

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Il mio attore preferito se n'è andato, per sempre...  Ed io non so proprio dire quanto dolore possa celarsi dietro a questa sua decisione, e penso che solo lui lo sappia, penso che solo lui sappia quanta sofferenza viveva in lui... Immagine presa da Womenswork La città che lo ha visto arrivare, sedicenne, al seguito della sua famiglia, che lo ha seguito mentre studiava teatro e cominciava a cimentarsi con la figura dell'attore nei club, che lo ha visto tornare, più volte e nel 2007 lo ha sentito dire che solo a San Francisco poteva camminare per strada e sentirsi normale, è affranta dal dolore... Ed io con lei. Sono sinceramente e profondamente colpita da questa perdita, quasi avessi perso un amico. A scriverlo mi suona strano: "un amico".  Non conoscevo affatto questo uomo; conoscevo il personaggio del cinema, la star, che ha saputo negli anni donarmi risate e sorrisi e lacrime dolci di commozione al cinema o alla televisione.  A lui associo tanti momenti di

Vivere in un condominio a San Francisco

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In Italia vivevo in un bell'appartamento, all'interno di un condominio. Era in una bellissima zona del centro di Padova, si affacciava su un silenzioso cortile interno e tutte le finestre davano sul cupolone della Chiesa del Carmine. Ricordo bene che, appena arrivata in quella casa, mi sentivo addosso gli sguardi inquisitori dei vicini che ci guardavano con sospetto, noi ultimi arrivati.  Piano piano, forse grazie anche all'ascensore che creava l'occasione perfetta per un rapido quanto intenso scambio di idee, mi sono fatta conoscere e così mi sono fatta degli amici. Abbiamo conosciuto una coppia di ragazzi, della porta accanto, con i quali ogni tanto ci si vedeva un film assieme o si organizzava un dopo cena di chiacchiere sul divano (e quanto era facile muoversi in ciabatte da una casa all'altra!). Sempre sullo stesso piano c'era un'altra famiglia con cui avevo stretto amicizia e con la quale ancora ci si scrive per qualche aggiornamento significativo e

Nove mesi di ME e di TE...G

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Trovo che la scelta di un titolo sia sempre molto significativa, forse perché per lavoro ho scritto diversi articoli scientifici e il titolo ha sempre costituito per me la gemma da apporre sulla ricerca al termine della divulgazione dei risultati. Pensavo questo oggi rivedendo il titolo che otto mesi fa scelsi per un post dedicato al primo mese di vita di Tegolina: "Un mese di TE...G" .  In questo titolo ritrovo la mia immagine di mamma completamente presa dalla cura di un neonato assai speciale. Mi passano davanti agli occhi, come in una sequenza di fotografie, i primi momenti insieme a Teg, il contatto pelle a pelle, le poppate ogni due ore, i pianti di fame e i sorrisi soddisfatti, a pancia piena. E mi accorgo solo ora di quanto i bisogni di Teg determinassero determinino lo scorrere delle mie giornate, i miei pensieri, i miei umori... Ma la mia percezione del mondo era filtrata da quei bisogni su cui si concentrava la mia attenzione. Ero dentro ad una sorta di turbine i