Il regalo dello zio Barack

Il presidente Obama in persona ha fatto a Tegolina un fantastico regalo, che è arrivato alla Maison Jaune circa un mesetto fa! 
Con l'Affordable Care Act, diventato legge nel 2010, il governo americano ha iniziato una vera e propria sponsorizzazione dell'allattamento al seno. Questo perchè, almeno così me la sono spiegata io, qui in America molte mamme tornano prestissimo al lavoro (anche un paio di mesi dopo il parto) e spesso optano per il latte in polvere per questioni di comodità sebbene tutti gli studi più recenti confermino i benefici del latte materno per il neonato. 
Questa legge in pratica ha fatto sì che molte delle assicurazioni mediche fossero coinvolte, a partire dal 1 agosto 2012, nella copertura delle spese relative a qualunque tipo di supporto per l'allattamento e all'acquisto di strumenti funzionali ad esso, tipo il tiralatte. 
Ecco quindi che anche noi ci siamo guadagnati un tiralatte elettronico gratuito! 

Com'è andata?

Abbiamo scoperto dell'esistenza di questa legge al corso prenatale che seguivamo in ospedale. Ho chiesto quindi proprio all'ospedale di avviare la pratica a mio nome: serviva innanzitutto la richiesta fatta dalla ginecologa che mi stava seguendo. Una delle ragazze che lavorano nell'amministrazione ha inviato all'assicurazione la richiesta, ma al resto ho dovuto pensare io... 
Non è stato facilissimo; quando si vuole ottenere qualcosa di gratuito anche qui, si deve battagliare. Quando chiamai l'assicurazione la prima volta mi diedero un codice di riferimento per il tiralatte autorizzato dall'assicurazione e mi indicarono il rivenditore che avrei dovuto contattare per ricevere a casa il prodotto. Eravamo a metà settembre. Questi mi invitò a richiamare dopo qualche settimana, ad un mese dalla data prevista per la nascita di Tegolina. Prima non avrebbero potuto procedere... Ho aspettato un paio di settimane e ho richiamato. Ho quindi potuto scegliere il tiralatte che volevo e fare l'ordine. Mi hanno fatto una sorta di terzo grado al telefono chiedendomi veramente di tutto: dai codici identificativi dell'assicurazione ai dettagli del visto e del passaporto. Alla fine sono comunque contenta perchè credo di aver ottenuto il tiralatte.
Passano le settimane ma non ricevo nulla. Così mi decido a richiamare il rivenditore per sapere a che punto siamo con l'ordine e la spedizione. A quel punto scopro che l'assicurazione non aveva dato l'autorizzazione a procedere: cosa strana visto che proprio l'assicurazione mi aveva fornito il codice per il prodotto e mi aveva indirizzato a quello stesso rivenditore! Fatto sta che mi ritrovo al telefono con l'assicurazione e viene fuori che il rivenditore non era più quello che mi era stato indicato nella prima chiamata. Devo pertanto ripartire da zero e rifare l'ordine presso un secondo rivenditore. Niente terzo grado questa volta, ma solo qualche domanda di rito e ordine completato. Il giorno dopo il tiralatte arriva alla Maison Jaune.
Non avevo mai pensato seriamente a quanto potesse essere utile un tiralatte. Di certo non si può confrontare il momento in cui Tegolina se ne sta tra le mie braccia, incollato a me, pelle contro pelle e si nutre grazie al mio latte, con quello in cui mi trovo a tu per tu con questa macchina che mi fa sentire più che altro una mucca svizzera addestrata a produrre latte. Però ecco qual è il vantaggio: tirandomi il latte anche solo una volta al giorno riesco a dormire di notte per 6 ore di seguito. La tattica che seguiamo è la seguente: la poppata delle 3-4 di mattina viene fatta dal marito che offre a Tegolina il mio latte con il biberon. Così, io "smonto da lavoro" con la poppata delle 24 e riprendo la mia attività alle 6 del mattino; il marito invece resiste fino alle 3 e dopo aver sfamato il pupo continua a dormire fino alle 9. Sei ore per uno, non fan male a nessuno! In questo modo, stiamo riuscendo a sopravvivere e a tenere questi ritmi tegolineschi senza rimanere schiacciati dalle circostanze. Insomma, questa è la soluzione che abbiamo trovato per il momento... 
Ringraziamo quindi lo zio Barack che ci permette di avere un po' di riposo senza rinunciare a sfamare Chubby Cheeks che sta facendo il possibile per mantenere intatte le sue guanciotte da panzerotto ripieno!
Alla prossima

Commenti

Silvia Pareschi ha detto…
Bravissimi! Sei ore per notte è un enormità, siete già dei maghi a gestire Tegolina!
Mammeneldeserto ha detto…
che bravi che siete. mi sembra un ottima tecnica. tegolina tira le tre ore. bravi tutti
Selena ha detto…
Che fortuna!! Qui in Spagna tutti pro allattamento a domanda, ossia a tutte le ore! Sta di fatto che il tiralatte me lo son dovuta comprare, spendere soldi, e usarlo. Avevo la tua stessa idea, le 3 di notte toccano al babbo. Giá, ipoteticamente, perché quello mi svegliava...E cosí lui dormiva beato dalle 3 alle 10, ed io sveglia 3-4 ore per notte....esperienza indimenticabile davvero!! Comunque il tiralatte é utilissimo, anche perché a 6 mesi ho dovuto smettere d'allattare per ragioni di salute ma avevo congelato una bella riserva di ghiaccioli di latte (le buste con cui si fanno i cubetti di ghiaccio) cosí da poterli mescolare con quello in polvere. E per due mesi ha avuto la sua razione di latte materno.

Post popolari in questo blog

Il Bimby: avventura semiseria di un robot errante

5 spiagge belle nei pressi di Los Angeles

Bicicletta a San Francisco