La sfida

Oggi ho sfidato il salumiere!
Sì, sì. Che ci crediate oppure no, oggi ho proprio sfidato il mio salumiere di fiducia!
Su Valencia Street, all'incrocio con la 22nd Street, nel quartiere di Mission, c'è un posto magico per noi italiani che abitiamo a San Francisco. Si chiama Lucca
Trattasi di un piccolo negozio che  vende specialità importate dall'Italia nel quale ci si possono trovare la ricotta fresca, la mozzarella, il provolone, l'olio siciliano (e qualche volta anche quello pugliese), i capperi, il Pomì, i biscotti del Mulino Bianco e della Balocco e tante altre cose buone. Vendono anche il pesto, i ravioli e l'impasto per la pizza fatti da loro. 
Il tutto non viene ovviamente regalato... ma lasciatemi dire che "Quando ci vuole, ci vuole!". E questo perché gli italiani lontani dalla madre patria sentono davvero tanto la mancanza di alcune prelibatezze nostrane e quando hanno la fortuna di incontrare, lungo il loro cammino, posti come Lucca, di sicuro non sanno resistere alla tentazione di entrarci. 
Passo da questo bel negozietto, che sulla porta esibisce una bella poesia di Lawrence Ferlinghetti ad esso dedicata, specialmente per la ricotta e l'olio d'oliva che, se messi a confronto con gli stessi prodotti americani, risultano senza dubbio vincenti. Spendi un po' di più, ma ne vale assolutamente la pena!
E qualche volta succede che lo sguardo cada anche su qualche prodotto che non sempre si trova in giro, nemmeno da Lucca. 
Ecco quindi che stamattina, ho trovato i pomodori secchi provenienti da Imperia che metterò sott'olio al più presto, seguendo la ricetta tradizionale di nonna Maria, che immagino gongolarsi tra le nuvole al pensiero che sua nipote porti un po' di Puglia a San Francisco. 
Ma non voglio raccontarvi dei pomodori secchi, quanto piuttosto di una sfida nata oggi tra le pareti di questo negozio. 
Quando mi sono avvicinata al bancone, ho notato anche la mortadella in esposizione e non ho saputo resistere. Bella la scusa delle voglie in gravidanza, eh?
In effetti anche prosciutto crudo e mortadella non sono per niente male da Lucca e così ogni tanto, ce li concediamo. L'unica controindicazione, quando si parla di salumi, è lo spessore dell'affettato. I salumieri americani tendono infatti a fare fette piuttosto spesse e anche i salumieri di Lucca mi avevano deluso, sino ad oggi. Questa mattina però, ho scherzosamente sfidato il salumiere che mi stava servendo. 
"As thin as you can, please!" (= più sottile che può per favore). 
Lui ha alzato lo sguardo dalla mortadella al pistacchio che teneva in mano - e non sto neanche a dirvi come la pronunciano qui la parola "pistacchio"! 
Mi ha guardato dritta negli occhi e io mi sono sentita un po' in imbarazzo per la mia richiesta sfacciata e allora, l'ho buttata sul ridere: 
"It's a challenge!" (= è una sfida).  
Gli ho spiegato che sinora nessuno era mai riuscito a fare delle fettine sottili sottili, come piacciono a me.
Sfida accettata.
Mi porge la prima fetta di mortadella tagliata al di là del bancone. La vedo spuntare dall'alto e la guardo, quasi fosse un miraggio nel mio assolato deserto: rosa, sottile, tanto sottile da accartocciarsi su se stessa. Allungo la mano impressionata dall'abilità mostrata dal salumiere, prendo quella profumatissima fetta di mortadella e la mangio voracemente. Alzo lo sguardo, con le lacrime agli occhi e dico al salumiere, pienamente soddisfatta: 
"You are a master!" (= sei un maestro!). 
Lui sorride orgoglioso ed è fatta: saremo amici per sempre!
Ecco quindi che stasera si cenerà a San Francisco con ricotta fresca, mortadella e focaccia barese che preparerò con il mio inseparabile amico Bimby
Qualcuno si vuole aggiungere?
Alla prossima sfida       

 

Commenti

Silvia Pareschi ha detto…
:-D Bravissima! Il meccanismo della sfida funziona sempre!
Acc...se leggevo prima venivo a cena io...anzi no, abbiamo il fuso diverso, forse faccio ancora in tempo!!! Buona cena!!
Anonimo ha detto…
Qui da noi (Puglia) gli addetti al banco dei salumi si offendono se gli chiedi di fare le fette sottili, mi è capitato mille volte di vederli offesi a tale richiesta. Si mette in dubbio la loro professionalità.
(Ottima la focaccia barese)
Sabina ha detto…
E gli americani tendono a non tirarsi indietro dalle sfide, eh?
Sabina ha detto…
La prossima volta ti do un po' più di preavviso... capito! ;)
Sabina ha detto…
Ma dai! Non sapevo questa cosa dei salumieri pugliesi! Ci starò molto attenta allora quando passerò da quelle parti! ;)
Anonimo ha detto…
Io aono comodamente in Italia, ma a causa di un po' di colesterolo non posso mangiare niente di tutto ciò :°(

Post popolari in questo blog

Il Bimby: avventura semiseria di un robot errante

5 spiagge belle nei pressi di Los Angeles

Bicicletta a San Francisco