Dal pensiero alla parola

Mi trovavo nella metro oggi, diretta al dipartimento di storia dell'arte di Berkeley. Finalmente ho visto il campus con il sole! 
Non vi dirò che il dipartimento è esattamente come lo immaginavo. 
Non vi dirò che ha lunghi corridoi dalle pareti bianche e che le porte degli uffici sono di legno, bianco. 
Non vi dirò nemmeno che ogni ufficio è dotato di una spaziosa cattedra in legno chiaro e di librerie. 
Non vi dirò quindi che in generale l'ambiente era molto accogliente.

Vi dirò invece quello che ho pensato, seduta nella metro. 

Ho pensato questo: 
io nei mezzi di trasporto penso tantissimo. 

Mio marito dice che quando corre, gli capita di pensare tanto. Io non mi capacito di questa cosa perchè quando corro, lo sforzo è talmente intenso, che non mi permette di pensare. Al massimo penso: "Ma quando finirà questa agonia?". 
Ecco, oggi ho realizzato che nei mezzi di trasporto io penso proprio tanto. Sarà perchè sono seduta al calduccio e so che ho del tempo libero da impiegare in qualche modo. Fatto sta che mi siedo, e che faccio? Penso. 
La mente corre ad una velocità pazzesca, passando da presente a futuro in men che non si dica. E l'intensità del pensiero è stata tale da sorprendermi veramente. Mi è sembrato davvero di aver raggiunto una sorta di picco del pensiero.
E mi sono chiesta: chissà se capita la stessa cosa anche ad altre persone. Sono curiosa di sapere quali sono i luoghi o i momenti in cui il pensiero nella vostra mente corre più veloce della luce. Allora? Aspetto le vostre risposte e sono davvero stra-curiosa!
Alla prossima,
Sabina 
  

Commenti

bussola ha detto…
Io in metro leggo soprattutto. Ogni singolo libro che mi e' passato tra le mani, mi ha accompagnato puntuale al lavoro. Forse il luogo in cui penso di più e' il letto prima di addormentarmi
bussola ha detto…
Io in metro leggo soprattutto. Ogni singolo libro che mi e' passato tra le mani, mi ha accompagnato puntuale al lavoro. Forse il luogo in cui penso di più e' il letto prima di addormentarmi
Rosanna ha detto…
Io adopero poco i mezzi, ma nei tanti viaggi in treno leggo, con pause di riflessione su quello che vedo scorre dal finestrino. Nei bus ascolto i discorsi della gente, arrabbiandomi quando calano il tono e resto senza il finale delle storie. Invece quando penso tantissimo è pedalando. I miei viaggi giornalieri in bicicletta sono fonte di pensieri impossibili a farsi da seduta. Quanti libri avrei potuto scrivere se ci fosse un collegamento mente-scrittura.
Sabina ha detto…
Tantissime persone leggono nella metro, io compresa, quando non penso! ;)
Se invece comincio a pensare prima di addormentarmi, non dormo più! A volte mi costringo a non pensare nel letto proprio per questo motivo...
Incredibile come ognuno di noi sia diverso!
Sabina ha detto…
Bisogna proprio inventarlo un aggeggetto capace di registrare i pensieri e metterli per iscritto. Sarebbe veramente tanto utile a tutti!
Unknown ha detto…
A me succede il contrario. Negli anni ho imparato ad 'usare' il tempo che spendo in macchina tra Verona e Trento, per operare una sorta di reset totale. Dopo una giornata in cui i pensieri sono COSTRETTI a correre veloci, inseguendo più le sollecitazioni che arrivano dall'esterno che quelle dall'interno, quell'ora di autostrada mi funge da cuscinetto. Switch Off, Switch On. Arrivato a casa, apprezzo i ritmi più lenti ed i pensieri sono finalmente quelli che mi arrivano da dentro, intimi , legati alla mia famiglia.
Anonimo ha detto…
Anch'io, come te, penso molto mentre viaggio, purché non sia alla guida di un'auto. Penso e guardo, ascolto, cerco di capire chi mi è intorno, di captare i loro discorsi per aprirmi a mondi non miei. Ma penso molto anche ai grandi problemi, al passato, al presente e al futuro, insomma ho il cervello che frulla come un motorino impazzito.
Cerco di evitare di pensare, invece, quando vado a dormire, perché, se comincio, poi le rotelline del cervello chi le ferma più? E passano ore insonni :(
Silvia Pareschi ha detto…
Dopo lo yoga, che mi ossigena il cervello.

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