Il quartiere di Castro: vederne di tutti i colori

Castro è un quartiere coloratissimo di San Francisco che è separato dal quartiere di Noe Valley - nel quale ci troviamo attualmente - solo da una collina che vedete nella foto qui sopra. La salita, come forse non potete immaginare, è davvero proibitiva a piedi! Io sarò anche una schiappa, ma so di non essere l'unica a fare fatica su e giù per le colline di San Francisco. Non so bene come facciano quelle mamme - e sono veramente tante - che spingono i passeggini di ritorno a Noe Valley dopo una passeggiata a Castro! Penso debbano essere davvero preparate fisicamente o comunque, di certo sfruttano la passeggiata per buttare giù un po' di chili. Si mostrano infatti sempre con pinocchietti sportivi neri stretti e sul passeggino del bimbo compare l'immancabile borraccia, che a quanto pare gli americani devono avere sempre con sè!
Il quartiere di Castro è diventato celebre negli anni Sessanta per l'altissima percentuale di omosessuali e ancora oggi è ritenuto il cuore pulsante della comunità gay, anche se pare che solo il 19% della popolazione che vive in questa zona della città sia effettivamente gay. Certo è che due anni fa quando eravamo venuti qui a San Francisco in vacanza, durante una passeggiata serale proprio qui a Castro, mio marito ed io abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la sensazione del sentirsi "diversi" e devo dire che è stato veramente... strano. Per strada sono comunque molto più comuni le coppie omosessuali di quelle etero in questa zona, ma nessuno pare farci caso tranne me, che in quanto italiana "tradizionalista", continuo ancora a guardarmi attorno stupita. 
Comunque, è proprio in questo quartiere che Harvey Milk, che è noto per essere stato il primo gay dichiaratosi pubblicamente e che fu anche uno dei più attivi esponenti del movimento gay ai suoi inizi, aprì il suo negozio di fotografia e cominciò la sua campagna politica. Venne assassinato nel 1978 insieme al sindaco George Moscone da un consigliere omofobo piuttosto instabile mentalmente. Se non avete ancora visto il film Milk con un grandissimo Sean Penn, vi consiglio caldamente di noleggiarlo quanto prima (http://www.mymovies.it/film/2008/milk/)! Ha ottenuto otto candidature agli Oscar nel 2009 e ha vinto due premi: uno per il miglior attore protagonista e l'altro per la migliore sceneggiatura originale. Ecco qui il trailer italiano per invogliarvi a vederlo...

A Castro comunque - e così cerco di spiegare il titolo che ho scelto per questo post - ti può capitare non solo di vedere qualcuno che passeggia in mutande (dai, forse si era solo dimenticato di indossare tutto il resto... però devo dire che non gli mancavano lo zainetto trendy sulle spalle e le cuffie sulle orecchie!!!), ma anche di arrivare a uno degli incroci più grandi e trafficati di tutta la città e di trovare qualcuno che prende il sole all'angolo completamente nudo! Sì, sì... completamente nudo! Non avete letto male! Pare sia una cosa piuttosto comune specialmente nel weekend: alcuni si mettono a leggere al sole proprio accanto al semaforo e se ne stanno beati lì con il giornale o un libro, a seconda dei casi, completamente nudi. Potete immaginare il mio sconvolgimento la prima volta che li ho visti. Inizialmente ho pensato si trattasse di una protesta: di certo il nudo integrale nel centro della città mi sembra un buon modo per farsi notare! Fatto sta che il sabato seguente erano ancora lì piazzati all'angolo, quindi ho dedotto si trattasse di una consuetudine! Vi terrò aggiornati su quanto mi capiterà di scoprire a riguardo... e ad ogni modo, vi aggiornerò sui prossimi incontri che mi capiterà di fare!
Al prossimo racconto,
Sabina

Commenti

Rosanna ha detto…
Continuando a leggere il libro di Tabucchi, che racconta in poche pagine quello che lo colpisce del luogo che sta visitando, mi ritorna alla mente il vostro raccontare quando si vedevano le foto al rientro dei vostri viaggi. Bellissime panoramiche ma sempre con un occhio all'incontro con un particolare, un bar, una statua, una casa, delle vecchine, che solo per voi erano state importanti. E così è anche il tuo modo di scriver in questo blog, quello che vedi non come una successione di foto ma di vita. Grazie allora, vedrai che il libro di piacerà e capirai di più quello che vorrei dire ma le parole si fanno preziose e non spiegano bene il mio pensiero. Questa ti farà ridere, raccontando ad un mio amico la tua scoperta al semaforo, mi ha detto che suo genero in viaggio di lavoro a Bombay, ha visto al semaforo uno che faceva tranquillo i suoi bisogni. Al che possiamo dedurre: ben vengano le rotonde!

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